Argento Colloidale

La rinascita della ricerca sui Colloidi
All’inizio di questo secolo gli scienziati hanno fatto una scoperta importante in medicina: i liquidi più importanti del nostro corpo sono colloidi (sangue, linfa).
Questa scoperta ha portato a possibilità nuove ed a notevoli vantaggi della terapia medica. Ma i maggiori guadagni dell’industria farmaceutica nel settore degli antibiotici ha fatto cessare precocemente la ricerca sui colloidi.

Come si conserva l’Argento Colloidale?
Tenere la bottiglia al riparo dalla luce ed a temperatura ambiente.
Non mettere la soluzione né nel congelatore né nel frigorifero.
Evitare grandi variazioni di temperatura come, ad esempio, nell’automobile in estate.

Come si usa l’Argento Colloidale?
Un vantaggio specifico dell’argento colloidale non sta solo nelle sue ampie indicazioni, ma anche nel fatto che si può applicare in vari modi a seconda del tipo di malattia.
Siccome è un rimedio ottimamente tollerato non ci sono limiti alle sue indicazioni.
Topicamente è indicato per malattie cutanee come l’acne, le verruche, le lesioni aperte, l’herpes, la psoriasi, le micosi del piede ed altre.
In queste malattie la regione cutanea colpita può essere toccata con una garza imbevuta di argento colloidale. Un altro metodo è quello di bagnare completamente la ferita con una garza imbibita di argento colloidale (per esempio nelle verruche, nelle ferite da taglio ecc).
Per la terapia sistemica l’argento colloidale va assunto per via orale, che non pone problemi, perché è insapore.

Si consiglia di non deglutirlo subito, ma di tenerlo per alcuni secondi sotto la lingua perché così viene in parte assorbito per via sublinguale attraverso la mucosa orale.
In questo modo viene diminuito il rischio di danneggiare alcuni batteri importanti per il processo digestivo.
La terapia orale è indicata nel caso di infezioni parassitarie e patologie micotiche (candida), infezioni batteriche e virali, sonnolenza cronica e molte altre malattie.
Per le malattie della regione orofaringea (influenza,gengivite, ecc), esso è indicato in gargarismi .
Può essere usato anche come collirio.
A livello oculare nel caso di congiuntivite od altre flogosi basta introdurne alcune gocce nell’occhio.
Se l’argento colloidale deve agire a livello dell’intestino crasso bisogna berlo possibilmente con molti liquidi per evitare un assorbimento precoce. Successivamente è importante rigenerare i batteri eubiotici intestinali con Yogurt o fermenti lattici.
Altre possibilità sono: l’uso per via vaginale, rettale o come spray nasale.
Siccome l’argento colloidale non irrita tessuti sensibili come la congiuntiva, è consigliato nelle urgenze nel caso di ferite da taglio, ustioni o punture di insetto.

Fonte: http://www.argentocolloidaleionico.it/

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Fondamento della Medicina Naturale

Anche per la “medicina ufficiale” che non e’ una scienza esatta, si e’ “lavorato” in questo modo.
La medicina occidentale (detta allopatica) con un approccio riduzionista isola le parti malate e cura il sintomo con farmaci contenenti principi attivi sintetici (cioe’ tossici), mentre l’approccio con le medicine tradizionali e’ olistico, la diagnosi e’ totale e grande attenzione e’ riservata all’ambiente (corporeo ed esterno), all’alimentazione ed all’utilizzo di rimedi-farmaci non di sintesi chimica.
La Medicina Naturale invece, tende a rimuovere il sintomo eliminandone le cause prime con varie una terapie basate su tecniche appropriate, le sole che si basano sulla concezione della salute come lo stato di ordine, e cura ogni disordine patologico con medicine di tre categorie (vegetale, animale, minerale) per determinare l’ordine e l’equilibrio con il temperamento individuale.
La cura della propria guarigione consiste fondamentalmente in una trasmutazione-trasformazione psico/mentale raggiunta con l’opportuna informazione fornita dalle leggi della Medicina Naturale. Essa e’ quindi tutta impostata per ottenere e mantenere il massimo Benessere Psicofisico .
L’igiene ambientale, corporale, alimentare e l’acqua pura da bere, sono la Base per la Perfetta Salute
La Medicina Naturale insegna che l’unica forma terapeutica naturale per l’Autoguarigione e’ il Crudismo !

 
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Medicina Olistica

L’importanza della pelle per la salute umana ed animale.
La Medicina naturale annette enorme importanza alla pelle, vero e proprio organo e sistema respiratorio assieme ai polmoni, che viene pero’ maltrattato da quasi tutti gli umani ed in continuazione con: mancanza di contatto con i raggi solari, aria, oli, uso di creme inadatte, fasciature, veli, vestiti sintetici, tatuaggi, piercing ecc.
La pelle è quel tessuto che ricopre tutto il corpo con milioni di pori che servono alla doppia funzione di assorbire elementi esterni (pelle come secondo polmone respiratorio), e quello di eliminare le secrezioni dei liquidi esausti ed avvelenati delle ghiandole sudorifere (pelle come secondo rene escretorio ed organo emuntore).
L’Aria ed il Sole DEBBONO essere visti anche come possibilita’ di ossigenazione – azotizzazione e come nutrizione elettromagnetica.
Da qui si deduce quanto fondamentali siano i bagni di aria, di luce e di sole, i bagni termali, i bagni di acqua dolce e soprattutto di acqua di mare nel periodo estivo e cio’ in qualsiasi stagione.
Aria fresca e luce solare sono parte prioritaria della nostra nutrizione. Il calcio lavora sempre in associazione con la vitamina D, e questo fatto rende basilare l’esposizione al sole il più possibile e senza alcuna paura. Non occorre essere laureati in medicina per capire queste cose, anche i contadini, non istruiti, le conoscono molto bene.
Il sole e’ vita: la frutta, negli alberi a frutto, cresce soprattutto dal lato esposto al sole, dall’altro proliferano soprattutto le foglie. 
Come ha scritto e ci ricorda il filosofo Umberto Galimberti, prima di Ippocrate chi erano i medici se non i sacerdoti ?
Ma se è vero che la scienza poi si e’ distaccata dalla religione, non e’ detto che questo avvenga nella mente dei pazienti.
Il malato investe il terapeuta ed il medico di una dimensione sacrale. Quando è sul letto soffrente o morente gli chiede ancora di salvarlo. Eppure è indispensabile un cambiamento nella cultura dei medici e della sanita’ mondiale, per recuperare paradossalmente, il suo spirito originario. Duemila anni fa il medico si occupava dell´insieme della persona. Oggi, e negli anni a venire, non potrà che ritornare ad essere così.

Fonte http://www.mednat.org/medicinaturale2.htm

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Ciao mondo!!

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Quei segnali del corpo

Quei segnali del corpo
che possono salvare la vita

In gran parte dei casi sfuggono i campanelli
d’allarme. Tre studi ora rilanciano l’importanza
della tempestività dell’intervento

MILANO –Se chiedi a qualcuno di sorridere e all’improvviso non riesce a farlo, chiama subito il 118. Potresti salvargli la vita e il futuro, perché permetteresti ai medici di somministrargli in tempo utile, cioè entro tre ore, la cura che può cambiare il suo destino, sciogliendo il trombo che impedisce al sangue di irrorare una parte del cervello, prima che il danno sia irreversibile. Pochi purtroppo riconoscono i campanelli d’allarme dell’ictus quando non si manifesta in maniera eclatante e meno ancora sono quelli che in questi casi sanno esattamente che cosa fare: chiamare l’ambulanza. Lo hanno verificato due studi delle Università di Oxford e del Michigan appena pubblicati su Stroke. Un terzo studio, concluso nelle province di Lecco, Como, Sondrio e Varese, prova che un intervento mirato può migliorare in breve le cose. «È facile sottovalutare i sintomi di quelli che vengono chiamati mini ictus o TIA, attacchi ischemici transitori» spiega Peter Rothwell, dell’Università di Oxford. «Su mille pazienti registrati nell’Oxford Vascular Study per questi disturbi — aggiunge —, sette su dieci non si erano resi conto di quel che stava capitando loro; meno della metà ha cercato aiuto entro le prime tre ore dall’insorgenza dei sintomi e il 30% ha addirittura aspettato più di 24 ore. La maggior parte dei pazienti, poi, si è rivolta in prima battuta al proprio medico di famiglia, invece di chiamare un’ambulanza». Più spesso è chi sta vicino al malato a prendere sotto gamba l’episodio, o a fare la scelta sbagliata.
 
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Hamer e la Nuova Medicina

Prima legge: Il trauma è il detonatore.

Ogni malattia è causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere.

Allo scopo di continuare la specie, l’uomo ha sviluppato col passare del tempo dei programmi biologici di sopravvivenza che sono diventati automatici e si sono inscritti nel suo cervello, nelle sue cellule.
Esiste una triade indissociabile: mente-cervello-corpo, tre unità che funzionano sempre insieme.

a) Il cervello non è in grado di distinguere tra reale e simbolico, tra realtà e immaginazione.
b) Siamo programmati per sopravvivere, quindi la malattia è la soluzione perfetta del cervello in termini biologici di sopravvivenza.
c) Tutte le volte che un individuo viene colpito da un trauma emotivo che abbia le seguenti caratteristiche:

  • vissuto in maniera drammatica,
  • ci colga impreparati,
  • l’emoziona abbia il sopravvento sulla ragione
  • sia vissuto in solitudine, rimuginando continuamente il problema,
  • non si trovi una soluzione soddisfacente.

Allora e solo allora il cervello entra in azione mettendo in moto uno speciale programma biologico per la sopravvivenza dell’individuo. L’intensità del trauma emotivo determinerà la gravità della malattia, mentre il tipo di emozione determinerà la localizzazione nel corpo.

Quindi la malattia è un simultaneo squilibrio a livello psichico, cerebrale e fisico dovuto ad un trauma emotivo.
Senza conflitto non vi è malattia, rendersene conto è il primo passo verso la guarigione!

cfr: http://www.procaduceo.org/it_strum/hamer/hamer.htm#primalegge

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Le intolleranze alimentari sono le “allergie non allergiche”.

Le intolleranze alimentari sono le "allergie non allergiche".

Questa definizione risale al 1991, quando l’allergologo Kaplan presentò un suo articolo in cui descriveva l’esistenza di stati allergici che non era possibile correlare alle immunoglobuline E (igE).

Quindi primo punto da comprendere che allergie tradizionali e intolleranze alimentari non sono la stessa cosa.

Le intolleranze si differenziano dalle allergie alimentari vere e proprie perché non producono shock anafilattico e di solito non rispondono ai tradizionali test allergici cutanei. Non provocano quasi mai delle reazioni violente ed immediate nell’organismo, e quindi spesso non sono direttamente collegabili all’assunzione del cibo che le determina. Se una sostanza verso la quale si è intolleranti raggiunge il nostro organismo, le difese (i globuli bianchi, in particolare i linfociti) vengono distolte dai loro normali compiti per far fronte all’aggressore; in tal modo si crea una diminuzione delle difese immunitarie Poiché le intolleranze alimentari sono responsabili di una minor difesa dell’organismo, alcune patologie potrebbero essere significativamente interessate: riniti, asma, congiuntiviti, dermatiti, dermatosi, eczemi, psoriasi, coliti.

Utilizzando la legge di guarigione totale, il soggetto che soffre di una patologia e al quale è stata diagnosticata un’intolleranza, nel momento in cui elimina l’intolleranza, deve guarire dal suo problema: un generico leggero miglioramento o un semplice allungamento delle recidive deve far continuare l’indagine delle cause al di fuori del campo alimentare. In altre parole non si deve incorrere nell’errore di monocausa, rapportando ogni stato del soggetto al suo profilo alimentare.

cfr: http://www.benesseredalmondo.it/intolleranze-alimentari.asp

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Aurasoma

Di Roberto Facincani

Aura-Soma è un sistema di Luce e Colore creato su ispirazione di Vicky Wall, in Inghilterra nel 1983. Il termine Aura è una parola latina che significa "vapore brillante" ( meglio conosciuto come "corpo di luce"). Viene utilizzato per indicare il campo di energia elettromagnetico che circonda tutti gli esseri viventi e rappresenta l’organo di scambio tra l’essere umano e l’energia universale. La parola Soma deriva dal greco e significa "corpo" e in sanscrito è l’energia vitale. Questo sistema appare come una Cromoterapia, ma di fatto è molto di più.

cfr:http://www.benesseredalmondo.it/aurasoma.asp

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Bere molta acqua non dà una bella pelle

Bere molta acqua non dà una bella pelle

Bisogna invece mangiare frutta e verdura ed utilizzare creme protettivi

E’ inutile bere molta acqua come mezzo di bellezza per la pelle. Se si vuole migliorare la "buccia", serve un’alimentazione con frutta e verdura e l’utilizzo di creme protettive.

Lo sostiene "Food for skin", ricerca della British Nutrition Foundation, diretta da Heather Yuregir e pubblicata da numerosi media anglosassoni (tra cui il quotidiano "Daily Telegraph").

Yuregir va subito al sodo: "L’acqua in realtà’ non ha nessun effetto nel migliorare l’aspetto della pelle. Si tratta solo di un malinteso comune".

Al contrario, lo studioso spiega come le vitamine A,B,C ed E (contenute in frutta e verdura) siano le fondamenta per la resistenza delle cellule della pelle. Una loro carenza è infatti collegata a problemi come scorbuto, le dermatiti, pelle secca e squamosa. Al contrario, troppo sole ed il vizio del fumo sono le prime cause d’invecchiamento.
Conclude infatti Yuregir: "E’ consigliabile una crema solare per prevenire i segni del tempo perchè la maggior parte dei segni d’
invecchiamento che compaiono sulla pelle sono causate dai danni del sole.

Matteo Clerici

 

cfr: http://www.newsfood.com/q/da2bd7c0/bere-molta-acqua-non-da-una-bella-pelle/

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La corteccia di pino marittimo

 

La corteccia del pino marittimo francese (picgenolo) funziona come medicina per le emorroidi.

E’ l’opinione di una ricerca dell’Universita G. D’Annunzio (Chieti-Pescara), diretta dal prof. Peter Rohdewald dell’Università di Munster (Germania) e pubblicata da "Phytotherapy Research".

Rohdewald e colleghi hanno sperimentato con 84 cavie umane, tutte sofferenti di emorroidi esterne.

I volontari sono stati divisi a caso in tre gruppi: i primi hanno ricevuto una dose giornaliera pari a 300 mg di estratto di corteccia di pino e successivamente una dose giornaliera di 150 mg di estratto per altri tre giorni. I secondi, la stessa somministrazione del gruppo uno, più una pomata contenente lo 0,5% di Pycogenol. Al terzo gruppo, infine solo un placebo.

Al termine del periodo di osservazione (7 giorni), i ricercatori hanno notato come negli appartenenti a primi due gruppi si è osservato un significativo miglioramento del dolore e del sanguinamento delle emorroidi, mentre negli appartenenti al gruppo di controllo è stato osservato un continuo sanguinamento. Inoltre, i pazienti che avevano ricevuto l’estratto di pino hanno beneficato di un miglioramento della qualità della vita, con ad esempio meno assenze dal lavoro, recidive e spese per farmaci tradizionali.

Il professor Rohdewald sottolinea le insidie delle emorroidi.

Molti ne soffrono, ma pochi si rivolgono presto al medico, colpiti da vergogna o sottovalutando il disturbo. Tendono perciò all’attendismo, fino a quando dolore e sanguinamento diventano insopportabili. La terapia comune, sufficiente per la maggior parte dei malati, si basa sul cambio dell’alimentazione e sulla maggiore igiene. Ma, conclude lo studioso, la ricerca dimostra come l’estratto di pino marittimo "E’ un efficace, naturale soluzione nel controllo di questo terreno, disattiva il problema e può contribuire ad alleviare gli attacchi emorroidali e offre sollievo dal dolore".

 

cfr:http://www.newsfood.com/q/d0489543/la-corteccia-di-pino-marittimo-medicina-naturale-contro-le-emorroidi/

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